La storia degli imballaggi per alimenti in pillole

Gli imballaggi sono fondamentali al giorno d’oggi, soprattutto quelli alimentari, hanno una storia molto particolare che merita di essere conosciuta.

Nel corso del tempo, il packaging per alimenti ha cambiato la sua funzione, è passato da essere utilizzato come solo strumento per proteggere il prodotto dagli agenti atmosferici per far sì che si conservi nel tempo e per poter essere trasportato ad essere un vero e proprio strumento di marketing con il quale il cliente può interagire, grazie a tutte le informazioni presenti sulla confezione.

La nascita dei primi imballaggi alimentari

I nostri predecessori per poter conservare più a lungo i prodotti come frutta, olio, carni, utilizzavano contenitori in terracotta, paglia o legno.

Con il passare del tempo abbiamo avuto una sostanziale evoluzione degli imballaggi, infatti, hanno cambiato materiali, forme e dimensioni fino ad arrivare alla molteplicità di soluzioni che abbiamo oggi a disposizione.

La prima versione degli imballaggi alimentari nasce attorno al 1800, periodo durante il quale questo genere di strumento veniva utilizzato in altre versioni, ovvero con dei semplici fogli di carta che andavano inesorabilmente a intaccare la qualità degli alimenti che venivano confezionati.

Anche le condizioni climatiche avevano una pesante ripercussione sugli stessi alimenti e questo fece quindi optare per la realizzazione dei primi imballaggi in latta (scatola di conserva).

Questi erano caratterizzati dalle classiche lattine che, appunto, venivano utilizzate per contenere i vari alimenti, specialmente quelli freschi. Mediante l’utilizzo di appositi tappi, che spesso però non proteggevano completamente il contenuto in esso inserito.

La plastica e il laminato

Le scatole in metallo e le confezioni in latta avevano però due grandi problemi che in un primo momento vennero ignorati.

Il primo riguardava il fatto che il suddetto contenitore si caratterizzava per essere piuttosto ingombrante e inoltre il costo per la produzione era assai elevato.

Queste due problematiche facevano quindi apparire questa tipologia di confezione tutt’altro che pratica da utilizzare e proprio per tale motivo si decise di utilizzare la plastica e i laminati.

Nel primo caso le confezioni realizzate in plastica permettevano di proteggere gli alimenti da ogni potenziale contaminazione proveniente dall’esterno, mentre con la latta si aveva l’occasione di confezionare diverse tipologie di alimenti.

Pertanto, è importante sottolineare come la prima e significativa evoluzione era rappresentata appunto da questo genere di materiale.

Il tetrapack e altre evoluzioni

Ovviamente anche la plastica si presentava con delle problematiche che oggi ben sappiamo e pertanto questo genere di materiale rendeva la situazione tutt’altro che semplice da fronteggiare.

In alcune circostanze gli alimenti subivano delle lievi ma pur sempre presenti alterazioni e questo comportava, di conseguenza, una totale perdita dell’alimento.

Per questo motivo venne introdotto il materiale tetrapack, il quale si caratterizza tutt’ora come elemento in grado di offrire la totale protezione ai diversi alimenti. È composto da differenti strati sovrapposti e termosaldati di carta, alluminio e polietilene.

Occorre precisare come questa tipologia di materiale riesce a garantire la migliore soluzione anche per quanto concerne i liquidi: attualmente, seppur il tetrapack si sta sostituendo lentamente da altri materiali, questo tende a essere una delle soluzioni che riescono a offrire il miglior livello di protezione ai vari cibi che devono essere confezionati.

Pertanto, il tetrapack rappresenta un momento di svolta per quanto concerne l’imballaggio.
Per gli alimenti, invece, viene introdotto il polietilene che oggi contraddistingue le confezioni di quei prodotti già pronti che devono essere semplicemente riscaldati al microonde e che richiedono, quindi, un certo livello di protezione dalla contaminazione da fattori esterni.

Per questo motivo il polietilene viene prediletto e permette inoltre di mantenere intatta la qualità di quel determinato prodotto alimentare, evitando quindi delle potenziali contaminazioni o alterazioni.

Il design degli imballaggi per alimenti

L’imballaggio alimentare, anche sotto il punto di vista estetico, si è evoluto notevolmente.
Se prima le confezioni erano caratterizzate solamente dalla dicitura del prodotto, oggi queste racchiudono un’ampia serie di informazioni, a partire dal marchio, dalla data di produzione e confezionamento e da quella di scadenza dell’alimento, offrendo quindi quella panoramica generale al cliente che vuole avere l’occasione di gustare quel determinato piatto ed evitare, anche in questo caso, una serie di situazioni che potrebbero essere tutt’altro che ottimali da fronteggiare.

Inoltre, è importante precisare come nella confezione devono essere riportati anche gli ingredienti e quelle sostanze che possono causare allergia o difficoltà durante la fase digestiva.

Oggi le confezioni comunicano anche il sito web al cliente mediante codice QR e non solo, offrendo quindi una panoramica generale sul tipo di attività e facendo in modo che l’acquirente possa essere in grado di scoprire ulteriori dettagli in merito all’attività aziendale stessa.

Ecco, quindi, che una confezione deve essere realizzata con estrema attenzione da parte dei professionisti come quelli dell’impresa Carta Stampa, che permette di personalizzare in modo completo ogni singola parte del packaging e che garantisce, quindi, di poter effettivamente migliorare la qualità dell’imballaggio e renderlo unico sotto ogni punto di vista.

""
1
Nomeyour full name
Cognome
Richiestamore
0 /
Previous
Next

i nostri awards

  • TOP 500+ Monza e Brianza
  • 1° classificata “Best in flexo 2018- premio alla qualità”
  • 2° classificata International Category ai Quality Flexo Award Prof. Sergio Vay 2017 di São Paulo – Brazil
  • Impresa e Lavoro – edizione 2018
  • 2° classificata “Best in flexo 2017 – premio alla qualità”
  • Finalista “di Padre in Figlio – Edizione 2017” categoria Fratelli al Comando.
  • Menzione nella classifica «Print connection 2017»